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Erasmus+ è un programma chiave dell’Unione Europea che offre opportunità di studio, tirocinio e volontariato all'estero per studenti e giovani professionisti. Grazie a questa iniziativa, migliaia di partecipanti possono vivere esperienze uniche, sviluppando competenze e ampliando i propri orizzonti culturali.
Come funziona e come si può svolgere un periodo di studio all’estero durante il proprio percorso universitario?
Il progetto Erasmus è il più noto e longevo dei programmi finanziati dall’Unione Europea nell’ambito della mobilità giovanile all’estero, e rientra nell’ombrello più ampio denominato Erasmus+. In questo articolo ti spiegheremo esattamente di cosa si tratta e come funziona l’Erasmus.
Chi può partecipare?
Per poter partecipare al progetto Erasmus occorre possedere requisiti precisi; per prima cosa è necessario essere studenti, che frequentano un corso di laurea triennale, magistrale o essere iscritti ad un dottorato di ricerca.
Oltre ad essere regolarmente iscritti ad un corso di laurea, bisogna aver completato il primo anno, essere cittadini dell’Unione Europea (o di Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Turchia), ed avere un livello di conoscenza linguistica adeguato, spesso certificato dalla stessa Università di partenza tramite i CLA (Centri Linguistici di Ateneo).
Inoltre, essendo i posti limitati, viene data priorità nella selezione agli studenti con una media alta e con un buon numero di esami sostenuti. Allo stesso tempo si tende a prendere in considerazione anche la condizione economica di chi fa la richiesta per una Borsa Erasmus, attraverso il modello ISEE.
Per informazioni più specifiche sulle graduatorie e le modalità di selezione e assegnazione delle Borse, la cosa migliore è sempre rivolgersi all’Ufficio Relazioni Internazionali della propria Università.
Come funziona?
Una volta che ci si è candidati per il progetto Erasmus e si viene selezionati, allo studente è garantita una borsa di mobilità, con un importo mensile che varia a seconda del paese di destinazione prescelto, e con il quale coprire le proprie spese di vitto e alloggio.
Con il progetto Erasmus il periodo di studio all’estero può durare da un minimo di 3 mesi (o un trimestre accademico) a un massimo di 12 mesi.
Il periodo totale trascorso all’estero non può superare 12 mesi per ciclo di studi.
Per “ciclo” si intende il livello degli studi definito dal quadro europeo delle qualifiche (QEQ):
primo ciclo (laurea triennale o equivalente) QEQ – 5/6
secondo ciclo (laurea magistrale o equivalente) QEQ 7
terzo ciclo (laurea di dottorato o equivalente) QEQ 8
Con il nuovo programma Erasmus+, però, è possibile partire per 2 progetti erasmus studio: uno durante il corso triennale e uno durante il corso magistrale.
Esami e riconoscimenti:
Prima di partire, lo studente svilupperà un piano di studio relativo agli esami che intende sostenere all’estero: il Learning Agreement.
Questo accordo di studio tra studente, Università di appartenenza e Università ospitante, è un documento fondamentale, che certifica il riconoscimento in Italia degli esami che lo studente sosterrà durante l’Erasmus.
Nel Learning Agreement si dovranno indicare gli esami che si intende sostenere durante il periodo all’estero. Andranno indicati anche il relativo numero di CFU e gli esami dell’università d’origine che si intendono sostituire con quelli dell’università ospitante.
N.B. solitamente il numero di CFU degli esami che si daranno in Erasmus deve corrispondere a quelli degli esami italiani.
Una volta redatto, il Learning Agreement dovrà ricevere l’approvazione dell’università ospitante e del Coordinatore Erasmus, che rimane il punto di riferimento per qualsiasi dubbio o domanda, insieme all’Ufficio Relazioni Internazionali della propria Università.
Alla fine del soggiorno l’università ospitante rilascerà allo studente il Trascript of Records (ToR), che certifica il lavoro svolto, i crediti universitari e i voti ottenuti (convertiti con una apposita tabella).
Come funziona la candidatura?
Le Università pubblicano ciclicamente i bandi per partecipare al progetto Erasmus, sui loro siti o nelle bacheche in Facoltà; non esistono specifici periodi dell’anno per candidarsi, anche se le mobilità fanno mediamente riferimento ai semestri accademici europei
Ricordati quindi di controllare le comunicazioni ufficiali e di rimanere aggiornato. Non perderti l’occasione di vivere una fantastica esperienza di studio all’estero finanziata dall’Unione Europea.

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